Questa seconda pratica lavora sulla Tenacia (le altre qualità sono l’Ascolto e la Visione).

E inizia con un breve racconto…

Stavo passeggiando intorno a mezzogiorno, nel parco del paesello dove abito da praticamente tutta la vita, per raggiungere l’eccellente panificio poco distante.
Nella mia mano stringevo quella di mia figlia di quattro anni, che adora passeggiare (anche su sentieri di montagna che metterebbero a dura prova molti di voi), canticchiando e dandomi appunto una manina morbida, ma decisa.

A un certo punto, eccolo lì: UN UOMO SENZA TESTA!

Noi arrivavamo da dietro ed ho dovuto passargli davanti per vedere che la testa in realtà l’aveva, ma lui era talmente ricurvo sullo smartphone a digitare non oso immaginare quali sommi versi, che l’effetto speciale di una “giacca acefala” era davvero eccezionale.

Con mia espressione attonita e meravigliata al tempo stesso, proseguiamo oltre.

Tornando dal panificio con il ricco bottino… lo ritrovo esattamente nella stessa posizione!

A questo punto un po’ mi preoccupo al pensiero di quando tornerà alla postura eretta, immaginandomi un crac improvviso e il poveretto che la testa la perde davvero e gli occhi roteanti sul vialetto del parco. Poi mi tranquillizzo, risultandomi più verosimile che la sua postura eretta sia ormai una versione “light”, la quale tenga saggiamente conto della postura “abituale” da smartphone dipendente, evitando di non raddrizzarsi mai completamente.

Così proseguo rasserenato verso casa, caricandomi la bimba sulle spalle mentre si mangia allegra un pezzetto di focaccia.

Perché ho condiviso questo racconto un po’ scherzoso?

Perché è davvero esemplare per il tema odierno!

Ti ricordo che le pratiche sono volte a sperimentare un percorso di Creatività, che sia in grado di portarti verso la scoperta e la realizzazione di ciò che davvero Senti e Desideri.

Quello che ho visto in quell’uomo (di cui non so neanche dire l’età per via di quella postura esagerata, ma ipotizzerei abbastanza giovane sui venticinque anni) era una totale Assenza dal proprio Corpo Fisico. Quell’uomo non era “senza testa”, era esattamente all’estremo opposto: era completamente DENTRO LA TESTA.

La sua mente era così identificata e concentrata in quello che passava da lui allo schermo e dallo schermo a lui, da renderlo una specie di zombie digitante.

E questo non succede solo all’Uomo Senza Testa nel parco. Succede a tutti noi, ogni volta che perdiamo l’ancoraggio al nostro corpo, entrando in un mondo fatto esclusivamente di pensieri e di emozioni legate a quegli stessi pensieri, in un circolo vizioso e senza uscita.

Il corpo è LO STRUMENTO PRINCIPALE per consentire alla tua coscienza di non perdersi completamente nelle paludi tanto astratte quanto avvinghianti di quella “voce nella testa”, che funziona esattamente come il canto delle Sirene nell’Odissea.

Se tu imparassi a mantenere una parte della tua attenzione costantemente rivolta al corpo, faresti subito un incredibile salto energetico. Attraverso quella Presenza rispetto al tuo Corpo, conquisteresti di colpo un incremento “da capogiro” nel cammino dell’auto-conoscenza e dell’educazione di te stesso.

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ESERCIZIO “Il Tocco del Qui e Ora”

Eccoci con il piccolo e all’apparenza semplice esercizio:

Scegli una parte del tuo corpo che non sia la testa e toccala con la tua mano sinistra o, se preferisci, con la mano destra.

Ora chiudi per qualche secondo gli occhi e senti che la tua attenzione da quel punto si diffonde come un flusso, che dalla tua mano scorre all’interno del braccio e da lì si propaga in tutto il tuo corpo con una sensazione di calore, di luce, che ti avvolge dalla testa ai piedi…

Quel punto sarà il tuo “ancoraggio” al Qui e Ora, al momento presente, grazie all’attenzione consapevole che accenderà nel tuo corpo fisico.

Prenditi uno, due o più minuti (gestisci tu il tuo tempo) e assapora la sensazione che ne deriva. Poi continua a leggere…

Il “difficile” di questo esercizio inizia ora:

RICORDATI di toccare nell’arco della giornata almeno una volta al MATTINO, una al POMERIGGIO ed una alla SERA quel punto, ritrovando per il tempo che vorrai la connessione con il tuo intero corpo e con la sua Presenza.
Vietato usare sveglie.

Ed ora, buon divertimento!

Ovviamente aspetto con curiosità un tuo riscontro su com’è andata!

 

Buona presenza,

Matteo

 

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